Stagione teatrale 2014

venerdì 18 luglio

BALLETTO DEL SUD
LA BELLA ADDORMENTATA

Biglietti

Platea numerata intero 20,00 euro | ridotto 18,00 euro
Tribuna libera intero 18,00 euro | ridotto 16,00 euro

Prezzi al netto dei diritti di prevendita
Riduzione valida per spettatori under 12 e over 65

balletto in due atti
musica di Tchaikovsky
coreografie di Fredy Franzutti


La bella addormentata, è di Charles Perrault. Prima ancora di Perrault, l’italiano Giambattista Basile (nella raccolta “Lo cunto de li cunti”) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell’Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese. Da qui l’idea di Franzutti, uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso, al coreografo salentino, quello che il critico Vittoria Ottolenghi ha definito: “una vera botta di teatro”, e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. La Principessa Aurora è quindi, nella edizione di Franzutti, una fresca ragazza mediterranea a cui una vecchia maga predice un atroce destino. Sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d’amore di un principe-antropologo sulle orme della leggenda a destare la fanciulla dal suo sonno centenario.

Per la leggibilità della drammaturgia, per l’efficacia dell’ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. Gli assieme dei danzatori nella brillante realizzazione delle scene più festose e l’accurata esecuzione dei protagonisti hanno contribuito al successo dello spettacolo.

“Una idea legittima e funzionante quella di Fredy Franzutti, abile coreografo del Balletto del Sud, che ha presentato una personale versione del balletto «La Bella addormentata nel Bosco» sulla musica di Cajkovskij, ambientato nel Salento. Questo, non soltanto riporta nel Meridione mediterraneo una fiaba/mito di chiaro tipo stagionale (la morte e la resurrezione annuale della Natura), che certo nacque da queste parti; ma gli permette una vera «botta di teatro»: e cioè la sostituzione della puntura del consueto, fallico fuso (che dovrebbe dare la morte alla sedicenne Aurora) con il morso della tarantola locale. Da qui, l’arrivo della vecchia fattucchiera malevola, l’antagonismo positivo della zingara «Lilla» che pratica soltanto magia bianca. E sarà lei a trasformare la morte di Aurora, morsa dalla tarantola, nel lungo sonno collettivo di tutto il palazzo e del bosco di ulivi. Di qui, anche, le belle danze scatenate ed inutili, che vorrebbero esorcizzare il maleficio della tarantola. Insomma, un balletto ricco, vistoso, pieno di avventure e che -questo è davvero miracoloso- è realizzato da Franzutti con geniale efficacia e essenzialità drammaturgiche con diciotto ballerini di alta qualità. Un gran successo.”

Vittoria Ottolenghi L’Espresso