Giuseppe Rescifina
Daniela Sabatini

Dalla passione alla fede,
l’amore nella Divina Commedia

Piéce ideata e interpretata da Giuseppe Rescifina

con intermezzi musicali in prima mondiale composti ed eseguiti
da Daniela Sabatini

 

 

L’amore nella Divina Commedia è ovunque.
Procede dal basso verso l’alto, dai sensi allo spirito, in molte forme diverse: passionale e familiare, terreno e divino, disperato e soave… È l’amore infatti a costituire la vera spinta che induce Dante a intraprendere il suo meraviglioso viaggio dagli inferi al cielo.

Nel V canto dell’Inferno per Paolo e Francesca (ma è solo lei che dialoga con il poeta) l’amore è un’attrazione naturale irresistibile e irrefrenabile, che si manifesta in modo improvviso  e travolgente. L’amore, in questo caso, è incontrollabile, mentre – per il pensiero di Dante, che prova pietà per i due protagonisti della tragica vicenda – l’uomo deve avere la capacità di controllarlo tramite la parte più nobile di se stesso, la ragione.

Nel XVII canto del Purgatorio  Virgilio spiega a Dante che l’amore è proprio di ogni creatura.
Tutti infatti necessariamente desiderano e amano qualcosa.
Ma questo amore può essere o “naturale”, cioè innato e istintivo o “d’animo”. Per quello “naturale” non sussiste problema morale, ma per quello d’animo o elettivo sì. 

Dopo l’incontro con Beatrice (che rappresenta la purezza) Dante, a conclusione del suo viaggio, ha la visione di Dio (che confessa da semplice uomo di non riuscire a descrivere) ed ottiene la realizzazione piena del suo itinerarium mentis in Deum (per definirlo con le parole di san Bonaventura),  che l’Amore “che move il sole e l’altre stelle” sta ormai muovendo anche il suo desiderio e la sua volontà  Dante così si riconosce “nella solitudine infinita del solo Dio”, collocandosi nella perfezione del moto circolare divino.

Biglietti

Posto unico 12 euro | ridotto 10 euro

Prezzi al netto dei diritti di prevendita