Stagione teatrale 2019

 

 

lunedì 5 agosto

Vinicio Capossela

 

 

 

 

Biglietti

Platea          50 euro + prevendita
Gradinata  33 euro + prevendita

 

 

 

 

VINICIO CAPOSSELA
Ballata per uomini e bestie
Piccolo Bestiario Antico

 

 

 

UN PERCORSO

URO
Cominciamo dall’inizio: dalla grotta di Lescaux, dove Picasso ha potuto affermare “ho trovato infine il mio maestro” e il maestro è l’uomo nel suo primo atto di affrancamento dalla leggedella sopravvivenza. L’uomo che inventa il gioco e l’arte e raffigura animali, tra i quali si dipinge piccolo e nascosto a sua volta in una testa di animale. Fin dall’inizio l’accesso al sacro, al mistero, ha per l’uomo il volto dell’animale. Il loro enigma è tutto quanto è stato perduto e precluso alla eretta condizione umana, che consente di sollevare lo sguardo al cielo.
Percepire il più vasto da sé, la meraviglia, il meravigliarsi e quindi l’interrogarsi sulle cose.
In principio fu la Meraviglia, e le grotte di Lascaux ne restituiscono intatto il senso: l’alba, la prima luce d’umanità che può farci dire “sono vecchio di diciassettemila e 47 anni”, come fossero quei dipinti spruzzati da un osso sul muro il primo momento nel quale possiamo dire di
essere venuti al mondo come uomini.

IL POVERO CRISTO
Cristo non è riuscito ad insegnare agli uomini a salvarsi con il precetto più semplice che è quello in cui è racchiusa tutta la buona novella, il lieto annunzio: “ama il prossimo tuo come te stesso”.
Un precetto semplice, ma impossibile per l’uomo.
Per questo Cristo si è fatto povero ed è finito povero Cristo.
E ora tace mentre l’uomo grida a più non posso.

LA PESTE
E da quell’osso lanciato nel futuro eccoci nella più virulenta contemporaneità, nella rete del tweet, del virus, dell’influencer.
Il pneuma più innovativo, rivoluzionario, lindo, algido, fatto di silicio e cristalli liquidi, aere di propagazione efficacissimo, istantaneo e capillare di nuove pestilenze, mosse da bacilli innati, pulsioni antiche.
Pestilenza, capro espiatorio, untori, guerre di religione, sgozzamenti, stragi, il post medioevo viaggia in rete. Let’s tweet again …
balliamoci sopra … La peste, come diceva Artaud, rade tutto al suolo, rende tutti uguali.
L’illusione di essere tutti unici mentre si è più omologati che mai.

DANZA MACABRA
La paura, la paralisi provocata dalla paura è da sempre uno degli strumenti più utilizzati da chi esercita il potere.
La gente impaurita più facilmente rinuncia a diritti a partire dal diritto di pensare.
E la paura più grande è stata e resta la Morte, il solo tabù tuttora vigente nel mondo occidentale.
Nel medioevo è stato un fiorire di danze macabre, scheletri che danzano ammonendo hodie mihi cras tibi, oggi a me domani a te. Un memento mori che però porta con sé anche irrisione e liberazione nel Trionfo della Morte, la sola cosa uguale per tutti.

IL TESTAMENTO DEL PORCO
E a morte in sacrificio arriva, dopo una vita d’ingrasso, la creatura più prossima all’uomo, tanto negli organi interni, quanto nei nomi e negli aggettivi che più di ogni altro animale sono entrati