Lunedi 24 luglio

ANNA MAZZAMAURO


 

 

Biglietti

Platea intero 25 euro
ridotto: over 65  23 euro , under 26  15 euro

Gradinata intero 20 euro
ridotto: over 65  18 euro , under 26  15 euro

Prezzi al netto dei diritti di prevendita

COM’È ANCORA UMANO LEI, CARO FANTOZZI

di e con Anna Mazzamauro
musica dal vivo: Sasà Calabrese (Chitarra e Pianoforte)
luci: Alexis Doglio
Fonica: Simone Todesco
organizzazione: Enza Felice
produzione/distribuzione: Nicola Canonico per la Good Mood

Anna Mazzamauro restituisce al pubblico il ricordo del leggendario genio della comicità italiana.
“Se all’improvviso chiudo con nostalgia gli occhi della memoria mi ritrovo di fronte, come uno specchio appannato dal tempo, gli occhi innamorati del ragionier Ugo Fantozzi che guardano me oramai per sempre signorina Silvani e le parole non dette in venti anni di assidua frequentazione con Paolo Villaggio si tramutano in quelle scritte…e allora Caro Fantozzi! Dal cinema che ti ha reso leggenda io, riconoscente e in debito, ho l’ardire di raccontarti in teatro proprio per restituire a Paolo Villaggio la grazia. Ho usato a volte la signorina Silvani come alibi per raccontare i suoi difetti e Anna per raccontare gli strepitosi aneddoti che hanno legato gli anni dal nostro primo disastroso incontro, fino a quando ci hai salutato agitando il tuo tragico basco blu e dopo aver sistemato le mutande ascellare (che nessuno ha mai osato far diventare di moda) per raggiungere la tua nuvoletta. Ma non sarebbe stato teatro se avessi composto un’angiografia. Il teatro ha bisogno di emozioni da raccontare provocandole nel pubblico. Allora i racconti scritti da Paolo si uniscono ai miei in un rimbalzo di emozioni che fanno la storia dei mostruosi incontri dietro le quinte, della Silvani, del suo storico “labbruzzo”, del suo pensiero sul matrimonio dopo che Fantozzi ha raccontato il suo con un “cesso bianco maleodorante”. E ancora la piccola mostruosa Mariangela al concorso per bimbi belli, il ristorante giapponese, il ricordo di Visconti e Filini, l’odiato e invidiato collega. E poi Paolo avido di cibo e le sue diete mostruose, la sua paura di vivere la sua carriera, il suo incontro con Giorgio Strehler che avrebbe voluto quel Grande di Genova nel suo Piccolo di Milano. E se non bastassero le parole c’è la musica dal vivo di Sasà Calabrese. Il suo pianoforte, la sua chitarra, i miei costumi e le scene, perché Come è ancora umano lei…caro Fantozzi non è un semplice monologo…ma uno spettacolo completo.

Anna Mazzamauro