Stagione teatrale 2017

sabato 29 luglio 2017

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Danza d’Estate

Biglietti

Platea numerata intero 23,00 euro | ridotto 19,00 euro
Tribuna libera intero 18,00 euro | ridotto 16,00 euro

Prezzi al netto dei diritti di prevendita
Riduzione valida per spettatori under 26 e over 65

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
in Danza d’Estate
coreografie di Mauro Astolfi

Dopo le numerose presenze nei maggiori teatri e festival internazionali lo Spellbound Contemporary Ballet ritorna al Teatro romano di Ferento. Una serata per ammirare il sofisticato percorso artistico di una compagnia che è ormai una realtà consolidata nel panorama della danza internazionale tanto da essere considerata una delle migliori espressioni del made in Italy.
Quattro le coreografie in programma, tutti a firma di Mauro Astolfi: Small Crime, The hesitation day, Controfase e Lost for words
Spellbound nasce nel 1994, dietro volontà del coreografo Mauro Astolfi che fonda la Compagnia al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. A partire dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini con cui la Compagnia avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. Espressione di una artisticità e di un modello sia imprenditoriale che creativo in costante rinnovamento la Compagnia esprime una ricca progettualità artistica unita a una visione dinamica e in forte relazione con il territorio sia locale che ultranazionale. Applauditissima per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del vocabolario coreografico Spellbound conta presenze nei maggiori teatri e Festival del mondo. Queste caratteristiche pongono la Compagnia tra le proposte artistiche italiane leader nell’offerta culturale internazionale, attiva da sempre in progetti di dialogo in collegamento con la più fertile scena artistica europea e non solo grazie anche agli ampi programmi di formazione e avvicinamento dei giovani alla visione artistica contemporanea. Spellbound ha cosi posto negli anni le basi di un percorso dove il divario tra spettatore, amatore e artista si è fatto sempre più sottile, alimentando attraverso venti anni di seminari e workshop una filiera creativa che ha avvicinato al palcoscenico migliaia di danzatori e curiosi e consolidando questo processo ha dato luogo a un autentico vivaio in termini di formazione in rapporto dialettico con la Compagnia. Questa esperienza ha delineato un modello di impresa culturale di respiro internazionale, catalizzando l’attenzione di appassionati così come di amatori che si identificano in un modello teso a una creatività a tutto tondo non solo dal punto di vista artistico ma anche della capacità gestionale e progettuale.