EDOARDO SIRAVO
FRANCESCA BIANCO

Il volpone

regia Carlo Emilio Lerici
di
Ben Jonson
con Edoardo Siravo e Francesca Bianco
e con Marco Bonetti, Fabrizio Bordignon, Francesca Buttarazzi, Gabriella Casali, Giuseppe Cattani, Alessandro Laprovitera, Germano Rubbi, Alessandra Santilli, Susy Sergiacomo, Roberto Tesconi, Tonino Tosto, Mariano Viggiano
musiche Francesco Verdinelli
costumi Annalisa Di Piero
scenografia Marilena Maddonni
costruzioni scenografiche Diego e Simone Caccavallo presso Officine Teatro Belli

Questo nuovo adattamento, liberamente ispirato alla trasposizione che il grande drammaturgo americano Larry Gelbart ne fece nel 1976, sposta la vicenda in una città qualsiasi nella prima metà del ’900 e la trasforma in un vero e proprio vaudeville, ricco di situazioni apertamente comiche e battute in serie.

Un fuoco di fila di invenzioni che conducono a sviluppi nuovi ed imprevedibili.
A cominciare dal personaggio di Mosca che, per la prima volta, è una donna.
Un allestimento snello e moderno dove però la tematica amara dell’opera originale, nonostante la comicità incalzante, viene mantenuta con altrettanta forza.

Il testo ruota attorno al personaggio del ricco Volpone e alla sua serva, confidente ed allieva, Mosca.
Il ricco Volpone, con la complicità della serva e confidente Mosca, ha ingannato la città facendo credere che sta per morire e tre cittadini entrano in competizione per la sua eredità.
Tutti gli aspiranti si mostrano disposti a compiere atti sempre più estremi, ciascuno di loro convinto che questa cosa indurrà Volpone a nominarlo come suo unico erede; accanto a loro c’è anche la prostituta più popolare della città, che vuole sposare Volpone per mettere le mani sulla sua ricchezza.
Qualcuno di loro riuscirà a realizzare il proprio obiettivo? E Mosca, degna allieva di Volpone, sarà in grado di superare il maestro dell’inganno?

Note

Scritta nel 1606 e rappresentata lo stesso anno al Globe Theatre di Londra, la commedia venne pubblicata per la prima volta nel 1616. Protagonisti assoluti il denaro e la menzogna, in un parallelo sconvolgente con i nostri tempi, in cui sembra più importante avere e apparire che essere. Da questi due elementi nasce il senso ultimo della commedia: una visione cinica della natura umana, un’accusa violenta e feroce dove la satira si stempera in un ghigno.

Biglietti

Platea Numerata
intero | 25 euro
ridotto over 65 | 23 euro

Gradinata Non Numerata
intero | 20 euro
ridotto over 65 | 18 euro
ridotto under 15 | 15 euro

Prezzi al netto dei diritti di prevendita